THE INSIDE  Persone. Esperienze. Prospettive

Un viaggio tra i percorsi, le passioni e gli obiettivi delle persone che fanno vivere la nostra azienda ogni giorno.
In questa rubrica raccogliamo testimonianze, interviste e scorci personali dei nostri colleghi: perché dietro ogni nome c’è una storia, e ogni storia merita di essere ascoltata.

Niente nella vita va temuto, dev’essere solamente compreso

Il percorso di Antonio – Analista Funzionale

Da quanto tempo sei con noi e di cosa ti occupi? (come se dovessi spiegarlo ad un bambino di 5 anni)

Sono in azienda da quasi 5 anni, sono entrato come programmatore e oggi sono un analista funzionale. A un bambino direi che, immaginando un grande negozio di giocattoli, mi occupo di supervisionare da un computer i giocattoli acquistati, venduti, spostati, riportati indietro e risolvere tutti i problemi che possono verificarsi, in modo da sapere sempre quali giocattoli sono disponibili in negozio!

Come organizzi, solitamente, le tue giornate?

Lavoro tanto in smart, sono entrato in azienda durante il covid e ho imparato a lavorare così dal primo momento: riesco ad esempio ad andare in palestra molto presto al mattino, cominciando la giornata in modo molto “sprint”. Da qualche tempo, vado anche dal cliente, e devo dire che sono molto contento, anche se sono molto abitudinario e ho una mia routine molto precisa, ma è bello relazionarsi anche in contesti più ampi. Poi sono sempre in contatto con i miei colleghi…

A proposito di colleghi: c’è una caratteristica che vorresti prendere in prestito da uno o più dei tuoi colleghi?

Sicuramente! Le prime che mi vengono in mente sono la solarità contagiosa di Laura, e la capacità di essere un punto di riferimento di Matteo.

Sei entrato in azienda giovanissimo, appena conseguito il diploma, cosa avresti voluto che qualcuno di dicesse a proposito del mondo del lavoro, 5 anni fa?

Quando esci dall’ambiente scolastico, non hai ancora chiaro che capire il processo che consente di andare da un punto A al punto B è, forse, più importante di “risolvere il problema”: se capisci come funziona un processo, puoi provare a prendere iniziativa, a proporre soluzioni, e credo che questo possa renderti molto autonomo. All’inizio, ci sono molte cose che non sai, ma io credo che se chiedi aiuto ai colleghi, e fai le domande giuste, dopo puoi “credere nel processo”, essere proattivo e a servizio del progetto di cui ti occupi.

Siamo ormai quasi alla fine del 2025: quali sono i buoni propositi che ti eri prefissato all’inizio dell’anno?

Nel 2024 ho ripreso a fare attività fisica e obiettivo di quest’anno era continuare! (ride, nda). Continuerò anche l’anno prossimo, inserendo allenamenti più strutturati, per avvicinarmi il più possibile alla mia condizione fisica ideale, per me è importante. Sul lavoro, sicuramente avere feedback positivi da parte del cliente era un obiettivo, e sono stato molto contento di averlo raggiunto, e poi il rinnovo di una certificazione…che però è stato facile, rispetto al conseguimento della stessa!

Qual è la tua cosa preferita in Aubay?

La fiducia che ho sempre percepito dall’azienda: ero molto giovane quando sono entrato in Aubay e ho capito l’investimento che è stato fatto nei miei confronti. Sono partito da uno stage, ho imparato, sono cresciuto, ho fatto il mio percorso con l’apprendistato, ottenuto una certificazione importante e voglio crescere ancora, mettendomi alla prova e migliorando me stesso.

Quali sono gli obiettivi che senti di avere raggiunto in questi anni?

A parte il rinnovo della certificazione di cui parlavamo prima, mi sento sereno e nelle condizioni di poter risparmiare qualcosa per il mio futuro: fammi la stessa domanda tra un paio di anni… (ride, nda).

Citazione: Niente nella vita va temuto, dev’essere solamente compreso (di Marie Curie, scienziata premio Nobel)